ASSOCIAZIONISMO E VITA SOCIALE

Associazionismo

L’Amministrazione comunale di Fiesso d’Artico non fa eccezione, anzi: è all’avanguardia nella pratica di usare alcune associazioni come strumento di propaganda. Non costa nulla, non si deve ringraziare nessuno e quando è necessario si possono mettere loro i bastoni fra le ruote.

Di cosa si tratta?

Facciamo un passo indietro. Credo siamo tutti d’accordo se diciamo che una comunità non è solo fatta di individui e di “autorità”. Ci sono tante cose per cui i cittadini –donne e uomini, giovani e anziani – si arrangiano riunendosi in gruppi con interessi affini. Nascono così le associazioni, piccole o grandi, isolate o legate in organizzazioni più complesse, che cercano di mettere insieme attività per il tempo libero, lo sport, la cultura, al limite la chiacchiera o più semplicemente per cercare di rendere più facile la vita passando qualche ora insieme.

Siamo dell’idea che più associazioni ci sono e più l’esistenza in una comunità è bella, ricca, piena. Per i maniaci dell’economia, la loro presenza serve anche a prevenire tanti gravi e costosi disagi sociali.

E allora che fare?

Prima di tutto serve rispetto. Dato che le associazioni hanno dei loro scopi, pensare che uno sia più nobile di un altro è uno stile dirigistico che ricorda pratiche di tempi andati. Queste persone mettono a disposizione degli altri parte del proprio tempo; di quello che fanno non dovrebbero rispondere che a sé stesse.

In secondo luogo, sarebbe necessario aiutare le associazioni. Uno dei problemi più frequenti è che questi gruppi trovano difficoltà nel reperire una sede. Un altro aspetto è costituito dal fatto che per qualsiasi iniziativa pubblica esse si trovano davanti certi muri burocratici che solo una grande passione permette loro di superarli.

E ancora, valorizzare. Il che non vuol dire che la manifestazione è riuscita solo se ci va il Sindaco o il suo vice, immortalati da qualche scatto pubblicato sui social o sul giornalino della propaganda. Significa che un’Amministrazione pubblica capisce che vi si reca come ospite e, allo stesso tempo, come rappresentante di una comunità che sappia apprezzare il dono che le associazioni fanno.

Cosa ha fatto l’amministrazione Martellato?

In generale è stata in prima fila a farsi fare degli scatti: si è distinta da un lato per la scarsa collaborazione nell’organizzazione di eventi anche complessi, dall’altro per la massiccia presenza nel festeggiare il giorno delle manifestazioni.

Ha cercato di fare il possibile per deprimere larga parte del movimento associativo. Sorvoliamo sull’iniziativa dei mercatini di Natale, dopo anni di crescita naufragata in un amen nel momento in cui personaggi vicini all’Amministrazione uscente se ne sono assunti direttamente l’onere. Facciamo invece l’emblematico esempio dell’Auser. Quest’associazione organizza centinaia di anziani e meno anziani e usava una sede, provvisoria, ricavata nei locali della scuola Goldoni. Dieci anni fa la giunta Zebellin-Martellato ha ereditato un progetto e cospicui finanziamenti per fare una casa delle associazioni. Ma un decennio non è loro bastato e lo scorso anno, con modalità discutibili – possibile che non ci fosse modo di aiutare in pieno agosto degli anziani a traslocare il materiale della sede? e che per giunta abbiano dovuto pagare l’affitto fino all’ultimo giorno, nonostante fossero stati sfrattati in tronco dal Comune? – l’hanno dovuta abbandonare. Vogliamo scommettere che il centro destra metterà nel programma l’ipotesi per costruire loro la sede?

Scommetteremmo pure che dovessero vincere alle elezioni, ma speriamo di no, la cosa resterebbe lettera morta.

Gli esempi potrebbero continuare se dall’Auser ci spostassimo nel settore sportivo, soprattutto tra le eccellenze che a Fiesso esistono e che non hanno mai ricevuto alcuna o un’adeguata attenzione, ma pensiamo di avere illustrato a dovere il punto. 

L’associazionismo, infatti, anche se non hanno il coraggio di dirlo, è per loro un nemico che va lentamente depresso, soffocato e demolito

Per noi, invece, è l’esatto contrario e ci piacerebbe che un giorno le associazioni avessero finalmente degli spazi comunali dove svolgere le loro attività, senza il timore di essere sfrattati da un giorno per l’altro, e un sostegno simbolico e significativo dal momento che svolgono una funzione essenziale per tenere unito e far crescere il tessuto sociale di Fiesso d’Artico.