Cambiamenti climatici?

PER L’AMBIENTE OGNI LUOGO È IL CENTRO

UN TERRITORIO FRAGILE

Cambiamenti climatici in Veneto

Le devastazioni di Vaia in Veneto, e della Renania Palatinato in Germania e Belgio, hanno messo ancora una volta in evidenza la centralità degli effetti dei cambiamenti climatici e l’impatto che questi hanno sul benessere e la prosperità della nostra società.

Il territorio in cui viviamo è stato recentemente solo sfiorato da eventi calamitosi, come il tornado che ha colpito Dolo, Mira e Pianiga o le abbondanti piogge di Vaia che hanno messo sotto stress il complesso sistema di deflusso delle acque che scorrono lungo la pianura veneta e che si gettano in Adriatico.

È proprio di questi giorni l’allarme lanciato dagli scienziati e dall’ONU sulla situazione globale che sta davvero arrivando ad una “situazione di non ritorno”.

Fiesso d’Artico, un territorio fragile

Se l’eccezionalità di alcuni fenomeni può forse lasciarci indifferenti, è la gestione quotidiana del rapporto tra acqua e territorio a destare la nostra attenzione e al centro di questa riflessione.

Il consorzio di bonifica che opera nel nostro territorio, infatti, ricorda che senza un complesso sistema di idrovore attive in più punti, le nostre campagne e le nostre case rischierebbero più e più volte di finire sott’acqua. Questo è quanto è accaduto nei secoli passati in occasione delle piene del Brenta; ma questo è quanto accadeva regolarmente in alcune aree di Fiesso fino a circa quindici anni fa. Fu allora che una serie di meritorie iniziative hanno portato l’Amministrazione comunale di allora insieme molti altri attori, tra cui anche dei volontari, a sistemare e a gestire i fossi esistenti, a regimentare e a ripristinare lo scolo delle acque verso nord e a realizzare importanti opere idrauliche.

Idrovore, canali, biodiversità

Nel territorio di Fiesso d’Artico sono nati così il fosso Castellaro e l’idrovora sul Serraglio che, inaugurata una decina di anni fa dall’Amministrazione uscente grazie agli importanti progetti e ai sostanziosi investimenti stanziati negli anni precedenti, garantisce oggi che quegli allagamenti tanto frequenti non si ripetano più.

In generale, la regimentazione delle acque a nord dell’abitato di Fiesso d’Artico ha consentito di porre un freno al dissesto idrogeologico; non solo, essa ha consentito che alcuni ecosistemi e aree di biodiversità non venissero compromesse e che addirittura potessero trovare nuova linfa e portare ad un arricchimento in termini di flora e fauna.

I numerosi frequentatori della zona del Serraglio si saranno probabilmente accorti del recente arricchimento che ha consentito l’avvistamento di specie in passato scomparse dalle nostre campagne.

La tutela e valorizzazione della biodiversità

Proprio per la sua specificità e la sua natura fragile, crediamo che l’area immediatamente a nord dell’abitato di Fiesso debba essere non solo preservata, ma adeguatamente valorizzata.

Tutto ciò passa attraverso la creazione di percorsi tematici e dell’individuazione di nuove opportunità destinate principalmente ai residenti di Fiesso d’Artico, ma non solo a loro.

Abbiamo già realizzato una prima iniziativa per mostrare alcune peculiarità e potenzialità inespresse del nostro territorio.Attraverso l’implementazione di queste politiche attive intendiamo preservare gli ecosistemi esistenti ed arricchire le biodiversità presenti; grazie a una serie di percorsi esplicativi vorremmo inoltre sensibilizzare le giovani generazioni e i nuovi cittadini in consonanza con il dettato della carta costituzionale e i suoi recenti aggiornamenti.