IL MARCHIO DELLA RIVIERA BRENTA

L’articolato mix produttivo che caratterizza il territorio della Riviera del Brenta (manifatturiero, turistico, gastronomico, di servizi) è molto sensibile all’efficacia o meno degli interventi di politica economica che i governi locali e nazionali sono in grado di esercitare ed alla capacità dell’imprenditoria a fare innovazione, sia sul piano della cultura aziendale che dei processi produttivi.

Per anni la cultura del lavoro e la capacità gestionale delle aziende sono state soppiantate dalla scorciatoia del facile guadagno nella “finanza”, che ha prodotto scarsa innovazione e limitati investimenti nei processi produttivi aziendali.

In questo scenario hanno fatto irruzione, come su tutti i mercati globalizzati, nuovi competitori molto agguerriti e molto concorrenziali sul piano del costo del lavoro. Tutto ciò prelude a prospettive future poco incoraggianti. L’impegno necessario per dare una risposta a questa situazione deve venire principalmente dal livello politico, economico ed imprenditoriale locale, ma con un forte sostegno da parte del governo centrale.

Riteniamo quindi che la qualificazione dei processi produttivi, dei sistemi gestionali, la specializzazione delle attività del territorio, il rispetto dell’ambiente, della sicurezza e salute dei lavoratori e la centralità della persona, possano essere gli ambiti da cui partire per invertire quella che potrebbe connotarsi come una tendenza verso il declino.

In sostanza riteniamo necessario tenere alta l’attenzione perché in Riviera del Brenta si affermi sempre di più un “modello di qualità del lavoro”.

Per proiettare l’immagine di qualità delle nostre produzioni e servizi occorre tutti insieme (politica ed imprenditoria) lavorare per promuovere il territorio nella sua interezza, compresi i valori derivanti dal patrimonio culturale, ambientale, storico, delle professioni, dei mestieri e delle arti, anche ai fini di promozione turistica.

Un processo del genere è stato da qualche tempo intrapreso per quanto riguarda il comparto calzaturiero; nonostante il percorso si sia rivelato piuttosto accidentato, riteniamo sia la strada giusta. Pensiamo però che si debba insistere e generalizzare.

Intendiamo quindi adoperarci affinché venga promossa l’istituzione di un MARCHIO della Riviera del Brenta che rappresenti un giusto riconoscimento alle organizzazioni del territorio che operano in regime di Qualità, nella salvaguardia della Tutela Ambientale, nel rispetto della Sicurezza e Salute dei lavoratori, rispettosi dell’Etica nel lavoro e consci della Responsabilità Sociale di cui sono portatori. Sempre più nella direzione di quello che per noi è lo “Sviluppo Sostenibile “.

Auspichiamo pertanto che si possano promuovere iniziative finalizzate ad agevolare l’incontro tra la politica e l’imprenditoria locale e magari le università del territorio, per l’istituzione di un “Marchio della Riviera del Brenta”. Ci rendiamo conto che questo progetto oltrepassa gli stretti confini del comune: si tratta perciò di promuovere, e lo faremo, tutti quei percorsi che possano portare alla realizzazione di questa iniziativa.

Ci riferiamo quindi ad un “Marchio” atto a:

  • dare visibilità e certificare le attività della Riviera del Brenta;
  • interiorizzare nuovi modelli organizzativi, più efficienti ed in grado di recepire tempestivamente le aspettative del mercato ed applicare le prescrizioni di legge in ambito ambientale e della sicurezza;
  • soddisfare le aspettative della popolazione e delle amministrazioni locali garantendo il controllo dei processi, nel rispetto della tutela ambientale;
  • soddisfare le aspettative dei lavoratori nel rispetto delle norme di Igiene e Sicurezza sul luogo di lavoro;
  • soddisfare le aspettative dei clienti offrendo loro garanzie di qualità con sistematicità delle performance;
  • soddisfare le aspettative delle coscienze della collettività nel rispetto della Responsabilità Sociale, sviluppando una “reputazione” di area geografica produttiva con l’attenzione rivolta al rispetto delle dichiarazioni e delle convenzioni internazionali in tema di diritti umani e dei lavoratori.

La specificità di questa tipologia di marchio consisterebbe proprio nei requisiti minimi richiesti che, a differenza dei marchi che generalmente identificano una zona o un prodotto, non si soffermerebbe alla qualità del prodotto o alla denominazione d’origine, ma considera diversi aspetti che la sensibilità collettiva sempre più sta maturando e cioè l’Ambiente, la Sicurezza e la Salute, l’Etica nel lavoro e la Responsabilità Sociale.

Oggi non è più sufficiente produrre bene, perché altri competitori producono magari altrettanto bene ed a costi inferiori. Oggi occorre dare una risposta alla sempre più crescente aspettativa dei clienti, delle amministrazioni, dei turisti e dei cittadini in ambito ambientale, in quanto tale ambito conferisce un contributo importantissimo alla qualità della vita percepita da tutti. Le attenzioni che i cittadini rivolgono ai temi ambientali sono sempre più marcate, consapevoli dell’incidenza che tale aspetto acquisisce sulla qualità della propria vita, su quella dei propri figli e su quella delle generazioni che verranno.

La tutela dell’ambiente e la crescita economica non sono elementi che si collocano su piani separati, anzi sono ambiti che devono integrarsi sempre di più. 

Occorre però introdurre con la gradualità necessaria i cambiamenti dell’attuale modello di sviluppo verificando sempre la sostenibilità ambientale delle trasformazioni prodotte dall’attività umana.

Fa sempre impressione sentire le sequenze di incidenti sul lavoro che in diversi casi costano la vita di lavoratori. Purtroppo, anche il nostro territorio non è indenne da tali accadimenti. Riteniamo che se sia giusto dare risposte ai clienti attraverso la qualità dei prodotti e sia giusto dare risposte alle amministrazioni ed ai cittadini attraverso il rispetto dalla tutela ambientale, sia altrettanto giusto dare delle certezze in ambito sicurezza e salute sul lavoro, per dare risposta alle lavoratrici ed ai lavoratori figli di un territorio che con la loro opera tanto hanno dato allo sviluppo e molto probabilmente poco hanno ricevuto.

L’idea di “Marchio” che proponiamo considera l’Etica nel Lavoro e la Responsabilità Sociale delle aziende come requisiti imprescindibili e quindi:

  • l’osservanza della libertà di associazione; della parità salariale per lavoratori uomini e donne per lavori di ugual valore; della dichiarazione universale dei diritti umani;
  • l’osservanza delle convenzioni internazionali in tema di manodopera minorile;
  • il non permettere comportamenti che siano sessualmente coercitivi o abusivi 
  • il non attuare forme di discriminazione nelle assunzioni, di classe sociale, di razza, di nazionalità, di sesso, di religione, di orientamento politico.