Se pensassimo di fare sul serio?

Da qualche decina d’anni in tutta la Riviera si ragiona di turismo. Dovrebbe essere un modo di rilanciare l’economia locale dato che il settore calzaturiero segna il passo e sopravvive più che altro perché vi si sono impegnate le grandi industrie della moda internazionale. 

Le premesse ci sarebbero: la storia di una terra e di un fiume che hanno lasciato grandi tracce, le ville, alcuni impianti produttivi, il fiume addomesticato con le chiuse, zone di relax e di passeggio slow… 

Ma sarebbe ora di fare sul serio: occorre pensare a cosa offrire al potenziale turista oltre a un qualche buon piatto a base di pesce. È così difficile pensare a un piano che metta a fuoco tutti questi temi? Che pensi innanzitutto alla salvaguardia del paesaggio e del patrimonio storico, che dia disciplina e prospettiva al tessuto ricettivo, che costruisca un vero e proprio sistema museale diffuso sul territorio con qualche centro eminente, che promuova attività collaterali utili ad attirare un turista residenziale, non solo di passaggio? 

Perché parlare di tutto questo a Fiesso? Perché la prima cosa da fare è creare un referente credibile a livello Riviera, un soggetto politico che si assuma questa tematica progettuale.

Non è solo questione di turismo, anzi. Vale per tanti settori importanti: è arrivata l’ora di superare particolarismi e campanilismi che portano solo arretratezza e ristagno di idee e di risorse.