Spettabile pubblico, care colleghe e colleghi Consiglieri eletti, gentile Segretario Comunale, gentile
signor Sindaco, è un grande onore per me poter intervenire in questa sede e per la prima volta. Perdonerete se non
seguirò un preciso protocollo: cercherò di organizzare questo intervento seguendo alcune
disordinate riflessioni che ho maturato nei giorni scorsi.
Il primo pensiero va a tutti gli eletti qui presenti: con la maggior parte di loro, quelli di cui avevo un
numero di telefono, mi sono già complimentato personalmente a ridosso dell’esito del voto; un
pensiero speciale va ai non eletti, i quali hanno comunque profuso le loro energie e il loro
entusiasmo per offrire alla cittadinanza una loro rappresentanza e, infine, a tutti coloro che hanno
sostenuto me e la mia squadra durante la campagna elettorale, premiandoci con la loro fiducia. A
loro va un grazie sentito e riconoscente.
A margine di questo primo elemento voglio aggiungere una riflessione relativa alla bassissima
partecipazione al voto e che desta in me una profonda preoccupazione circa la partecipazione
democratica odierna e futura in paese; da qui nasce la convinzione di dover agire con particolare
impegno al fine di riportare l’attenzione dei residenti sulla vita politica e amministrativa di questo
Comune. Sono convinto che questo pensiero sia condiviso da molti dei presenti.
Avrete forse notato che ho esordito il mio intervento menzionando il pubblico presente,
ringraziandolo per avere preso parte alla seduta. Se ci pensate, fino a qualche mese fa non era così
scontato poter assistere in presenza non solo all’insediamento di una nuova amministrazione, ma
più in generale a un Consiglio Comunale. Lasciatemi perciò ringraziare di cuore tutti i cittadini
responsabili che si sono vaccinati, e quanti nella passata amministrazione hanno contribuito a far
mantenere il rispetto delle regole, il distanziamento sociale e a sostenere le vaccinazioni e il lavoro
dei volontari della Protezione Civile. A questi ultimi credo debba essere rivolto un ringraziamento
speciale perché negli ultimi due anni di pandemia hanno dedicato centinaia di ore di volontariato
gratuito per permettere lo svolgimento di alcuni servizi essenziali sul territorio comunale; sono loro
che in piena pandemia sono sempre stati in piazza e in mezzo alla gente, e sono sempre loro che
terminata questa funzione si sono fatti anche carico di contribuire al funzionamento della campagna
presso i vari centri vaccinali dell’ULLS 3. Non voglio certo dimenticare medici, infermieri e tutto il
personale sanitario, ma ricordo che se oggi possiamo riunirci qui in presenza lo dobbiamo in primo
luogo a tutti i cittadini responsabili e, in larga parte, proprio ai volontari e alla loro ferma convinzione
che la campagna vaccinale era ed è una priorità da non mettere mai in discussione.
La pandemia ci ha anche insegnato quanto siano fondamentali le nuove tecnologie per allargare la
partecipazione; per lavoro ho potuto verificare un significativo aumento del pubblico dal momento
in cui sono state rese disponibili attività didattiche e collegiali sia in diretta streaming sia registrate.
Ciò non sostituisce ovviamente le attività in presenza, ma allarga il bacino di utenza e la
partecipazione. Auspico perciò che la nostra Amministrazione si attivi al più presto affinché il
consiglio comunale possa essere fruito anche da remoto da tutti quei cittadini che lo desiderino:
chiedo perciò che i Consigli siano trasmessi in diretta streaming e in orari consoni a garantire una
larga partecipazione dei nostri concittadini. Sarebbe un deciso passo avanti, io credo, verso quella
democrazia partecipata di cui abbiamo da pochissimo sperimentato la carenza.
Sempre in tema di partecipazione democratica mi preme qui menzionare un episodio, e lo faccio
non per mettere in cattiva luce o giudicare chicchessia, ma perché a distanza di tempo sento la
necessità di avere un chiarimento; dato che l’episodio è avvenuto proprio all’interno di questo
edificio ed ha per protagonisti due dei presenti, credo sia utile approfittare della giornata odierna. I
fatti risalgono allo scorso mese di giugno, intorno alla metà, molto prima cioè che decollasse la
campagna elettorale. Alla ricerca di uno spazio dove organizzare a Fiesso un incontro sull’evoluzione
del nostro territorio con l’ex rettore dello IUAV, il prof. Restucci, ho più volte interpellato gli uffici
competenti per avere un aggiornamento delle normative circa l’utilizzo di questa sala consigliare:
eravamo entrati da diverse settimane in zona bianca, ma il regolamento era ancora fermo alla fase
precedente. Non trovando risposte, una mattina in cui di persona consultavo gli uffici per avere
novità in merito, mi è capitato un po’ per caso di sottoporre la questione al qui presente Sindaco,
allora Assessore. Ricordo ancora distintamente le sue parole. Cito a memoria sperando di non
travisare: “non so come tu sia abituato, ma dovresti sapere come funziona un’amministrazione
pubblica: a domanda scritta risposta scritta”; e alla richiesta di quale potesse essere uno spazio dove
organizzare una serata di approfondimento su tematiche ambientali e territoriali mi è stato detto
“rivolgiti ai tuoi amici dall’altra parte della piazza. Anzi, organizza il tuo incontro nel campo di
Scaboro. Bada, qui non c’è posto per voi”. Ricordo di avere commentato, allibito, se davvero così si
pronunciasse un Assessore di questo Comune. Da quel momento in avanti ho cercato più volte di
trovare dei momenti, anche informali, per tornare sull’episodio e ottenere un chiarimento, ma non
c’è mai stata l’occasione né ho mai ricevuto delle scuse. A ripensarci oggi, a distanza di tempo, mi
sembra un fatto degno di un sequel di Don Camillo e Peppone; peccato che dall’ultimo episodio
prodotto siano passati ben 50 anni. Vorrei essere molto chiaro in questa sede. Punto primo: non
tollererò simili toni in futuro. Punto secondo: il passato è importante, nessuno lo nega, ma non ho
intenzione di farmi carico di tensioni e rivendicazioni che non mi appartengono e che sono, per
quanto mi riguarda, sepolte nel passato. A me qui interessa discutere dell’oggi e del futuro.
A conferma di quanto vi sto dicendo potete notare come questo episodio, che per quanto mi
riguarda continuo a ritenerlo censurabile e gratuitamente offensivo, non è mai stato utilizzato in
campagna elettorale – e spero che tutti possano apprezzare la delicatezza riservata al Sindaco – in
quanto mi sono voluto convincere che quella mattina l’Assessore Marco Cominato fosse
attanagliato da altri problemi e che mi abbia risposto in quel modo a causa della classica giornata
no.
Ho anticipato qualche minuto fa che non ho citato l’episodio per emettere giudizi sommari né per
addossare colpe a chi che sia, ma per richiamare maggioranza e minoranza al dialogo democratico
così come è definito dallo Statuto del nostro Comune, vale cioè a dire un sano rapporto dialettico
tra le varie rappresentanze che compongono l’amministrazione di questo Comune.
Dato che non nutro dubbi sulla futura gestione democratica di questa istituzione, chiedo perciò
come da Statuto di essere al più presto convocato nella Conferenza dei Capigruppo. Questo
passaggio è per me importante perché tra le altre cose permetterebbe di pianificare le date delle
sedute consiliari per tutto il prossimo anno solare in modo che il lavoro di rappresentanza di tutti i
componenti possa essere reso più facile e che l’amministrazione comunale assomigli a tutte le altre
istituzioni che non hanno un carattere transitorio, ma stabile nel tempo. Avere delle scadenze
preordinate consente agli organi collegiali di garantire una presenza dei componenti e allo stesso
tempo permette ai cittadini di programmarsi per seguire le sedute. Gli uomini passano, le istituzioni
rimangono: per questo motivo credo sia utile che funzionino rispettando il più possibile dei calendari
prestabiliti.
Sempre in tema di partecipazione democratica, dato che per statuto anche i Consiglieri di minoranza
fanno parte del Consiglio comunale, chiedo che i quattro componenti possano disporre all’interno
del Municipio di uno spazio idoneo, indicato dal Sindaco o da chi per esso, per poter svolgere le
proprie funzioni sia come potenziali collaboratori della maggioranza, sia come verificatori di quanto
proposto o approvato dalla Giunta, un compito assegnato per statuto e che vorremmo portare
avanti NON in mezzo a un campo, quello a cui il Sindaco ha fatto riferimento a giugno. Siamo parte
indispensabile per far funzionare il Consiglio Comunale e chiediamo perciò di avere uno spazio
operativo nel luogo dove queste funzioni si esercitano.
Faccio infine un appello affinché il mensile curato dell’Amministrazione, e intitolato Filo Diretto,
riporti d’ora in avanti i nomi e le foto di tutti i Consiglieri eletti, anche quelli di minoranza, oltre al
consueto spazio riservato alle comunicazioni. Trovo piuttosto singolare che ciò non sia successo in
passato e voglio sperare che questa richiesta venga accolta fin dalla prossima uscita, rimanendo
questo un caposaldo di rappresentanza democratica da parte dell’amministrazione per gli anni a
venire.
Nell’esporre queste mie richieste e sollecitazioni sono certo che Lei, signor Sindaco, saprà
dimostrare che ho fatto bene a suo tempo ad attribuirle, sulla fiducia, una profonda aderenza ai
principi di democrazia e di rappresentanza.
Non mi rimane che augurare a tutti un buon lavoro e una serena e proficua collaborazione tra
minoranza e maggioranza nell’interesse di tutti i residenti a Fiesso d’Artico.
Marco Stoffella
Capogruppo della Lista Civica PerFiesso
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