Adesso basta!

Care/i concittadine/i,

manca poco alla campagna elettorale. L’amministrazione uscente i cui componenti sono passati tutti nelle fila della Lega di Salvini – il sindaco, fra l’altro, ha fatto i dieci anni del suo mandato, e non può ricandidarsi – ha cominciato a muoversi.

Nel senso più profondo: non hanno fatto niente o quasi per un decennio.

Ricordiamo, in sintesi che nei programmi elettorali di dieci anni fa promettevano di realizzare un nuovo polo scolastico, di avviare un servizio pedibus, di dare una struttura accogliente al centro sociale anziani, di potenziare il controllo della polizia municipale per aumentare la sicurezza dei cittadini, di favorire il volontariato e di creare degli spazi per i giovani in cui coltivare i loro interessi e passioni, di aprire un ambulatorio di medicina di gruppo per fornire dei servizi decenti, di valorizzare il Serraglio con strutture ad hoc, di porre fine al degrado e al cemento per migliorare la qualità del costruito e per evitare che il paese diventi un dormitorio, di migliorare la viabilità interna, di trovare una soluzione definitiva alla Città della Moda – un antico progetto oramai superato dai tempi -, evitando una nuova ingiustificata edificazione su un territorio già fragile. Tutti temi rimasti ancora aperti. 

In un paese passato in pochi decenni da 5.000 a 8.500 abitanti c’è l’urgenza di risolvere il problema delle scuole e dei servizi.

Occorre vedere cosa fare per il traffico in attraversamento: la SR11 (Brentana) è ormai insostenibile. Ogni secondo giorno il sindaco dice sulla stampa che vuole bloccare i camion ed eccoli là, più feroci e aggressivi di sempre. Senza contare l’eterno cantiere che dovrebbe finalmente produrre qualche centinaio di metri di pista ciclabile e un marciapiede.

Occorre capire che siamo in una delle zone più inquinate del Veneto: le polveri sottili sono sopra i massimi ammessi quasi un giorno su due d’inverno, e anche d’estate c’è poco da stare allegri.

Occorre trovare il modo una sede dignitosa e funzionale per gli ambulatori medici. Certo, si dirà, affari dei medici: ma possibile che l’amministrazione non abbia mai niente da dire a proposito, se non in campagna elettorale?

E tanto altro: sarà per la prossima volta.

Invece questa amministrazione comunale con a capo Andrea Martellato cosa fanno?

Inaugurano un parco pagato con fondi reperiti da una vecchia amministrazione e che per cinque o sei anni si sono dimenticati di avere, e a inaugurarlo chiamano un provocatore che, nel suo intervento (registrato, non ha avuto il coraggio di farsi vedere in faccia) invita alla guerra santa contro i musulmani.

Fanno una mini-biblioteca, anche questa con fondi vecchi di dieci anni, e la vendono come avessero costruito il ponte sullo stretto.

Con fondi pure antichi finanziano un pezzo di pista ciclabile, ringraziando per un ulteriore aiuto volonterosi automobilisti che hanno contribuito di tasca loro due volte pagando anche multe salate (peccato che in campagna elettorale avessero promesso di porre un freno a questo tipo di sanzioni), e vanno avanti con tempi biblici per un progetto piuttosto minimale.

Danno nomi a questo e a quello spazio. Forse condivisibili dall’intera comunità di Fiesso: ma pare che su questo non abbiano voglia di intendersi visto che mai nessuno si è immaginato di interpellare la minoranza in consiglio comunale. Che cerchino di approfittarne con questi giochetti visto che non hanno argomenti seri? Il dubbio è più che lecito: spazi pubblici promessi e lasciati appositamente chiusi e inagibili, “liberati” in previsione delle elezioni, salvo poi renderli nuovamente inagibili.

Cittadini di Fiesso, è ora di guardarvi intorno! A ottobre sarà possibile una svolta: è necessario cambiare prima che sia troppo tardi e che la nostra città entri irrimediabilmente in decadenza.