PER L’AMBIENTE OGNI LUOGO È IL CENTRO

Ambiente

Ormai l’uomo ha cambiato il mondo: il problema è che il pianeta Terra rischia di diventare instabile. Attenzione: seguendo questa strada è la stessa specie umana ad essere in pericolo. Cambiamento climatico, peso dell’uomo, sui sistemi naturali: ogni studioso serio è convinto che sia giunto il momento di cambiare.

Come? Cambiando il nostro modo di pensare e di comportarci.

Tornare, insomma, alla natura!

Riscaldamento climatico

Sembrano pochi due gradi in più in un paio di secoli. Eppure è un grave rischio, e saranno forse altrettanti di qui al 2050, se non facciamo qualcosa.

Lo stiamo vedendo intorno a noi in questi ultimi anni.

Occorre modificare l’economia, tenendo presenti i limiti dati dall’ambiente.

La prosperità è un valore da difendere: ma va realizzata in modo equo e condiviso, in armonia con la natura e con gli altri esseri umani.

E in Italia?

I nostri problemi principali sono:

– i cambiamenti climatici

– il dissesto idrogeologico

– la perdita degli ecosistemi

– la predita della biodiversità.

Tutti devono essere affrontati con urgenza.

Tutti devono avere provvedimenti mirati e lungimiranti

Facciamo un esempio?

A Fiesso d’Artico

Non occorre andare lontano: in questo Comune tante cose non vanno.

Elenchiamo: 

dissesto idrogeologico,

aria ai limiti della respirabilità,

polveri sottili.

Si può fare molto anche a partire dal piccolo, da questo fazzoletto di terra.

E promuovere da qui uno sguardo più ampio, che per esempio si ponga il problema di salvaguardare le coste da un’ “acqua alta” sempre più aggressiva a pochi chilometri da casa nostra.

Sono cose che ci riguardano e occorre intervenire.

Non si può più aspettare!

Da qualunque parte si giri la questione, lasciata a sé stessa sarà sempre più pesante per la nostra vita quotidiana, per l’economia, per tutto ciò che ci circonda.

Qualcosa si sta muovendo; anche grazie alle indicazioni della Comunità Europea. L’Italia ha per esempio stabilito che il paesaggio è un bene degno di essere tutelato dalla Costituzione.

È almeno un incoraggiamento: prendiamolo per buono, e cominciamo a fare qualcosa di concreto anche qui da noi. 

Noi ci vogliamo muovere in questa direzione: vogliamo TUTELARE Fiesso d’Artico perché non è vero che non serve a niente.