La scuola e i servizi per l’infanzia come priorità PER FIESSO

Scuola infanzia, elementari Fiesso

Perché i nostri figli e i nostri nipoti NON sono una priorità per l’Amministrazione uscente di Fiesso d’Artico?

Perché gli edifici scolastici e i servizi collegati a Fiesso sono costantemente trascurati?

Perché, nonostante le numerose segnalazioni da parte dei Dirigenti dell’Istituto Comprensivo “Alvise Pisani”, i bambini e le bambine di Fiesso d’Artico non hanno ancora il diritto a trovare luoghi salubri dove poter crescere?

Perché?

Noi ce lo chiediamo da tempo.

PER TE la SCUOLA è un BENE COMUNE?

PER NOI la SCUOLA è un BENE PREZIOSO.

PER FIESSO ritiene che la scolarizzazione e i servizi per l’infanzia siano di fondamentale importanza.

LA MANCANZA DI UN ASILO NIDO COMUNALE

In un paese in costante crescita demografica, in un paese in cui le famiglie devono essere sostenute e incoraggiate, in cui le donne e gli uomini devono poter lavorare quando hanno figli piccoli, anche in assenza di accudenti parentali come i nonni, riteniamo davvero sorprendente che Fiesso d’Artico non abbia più un servizio di Asilo Nido Comunale.

Noi riteniamo che sia necessario riallineare i servizi di Fiesso a quelli dei Comuni limitrofi per venire incontro a tutte le famiglie e contribuire così a realizzare la parità di genere e il sostegno alle coppie.

UN EDIFICIO OBSOLETO: L’ITALIA K2

Quando si parla di scuola a Fiesso d’Artico è bene avere subito sotto gli occhi qualche numero. Prendiamo come riferimento una delle scuole più obsolescenti del nostro paese: l’Italia K2.

Lo scorso anno scolastico vi hanno lavorato 35 insegnanti, più il personale ATA, che si sono presi cura di ben 315 alunni suddivisi in 11 classi a tempo pieno e 6 a tempo normale.

Quelli della Scuola Primaria di Fiesso d’Artico non sono certamente numeri piccoli o insignificanti: i numeri elevati sono importanti perché hanno una diretta influenza sulle dinamiche organizzative e sulla gestione degli spazi.

L’importanza fondamentale dell’educazione in ambienti consoni per i nostri figli e i nostri nipoti ci ha portato a fare un’indagine per capire quali siano le criticità che andrebbero presto risolte.

Le principali, che ci sono state segnalate, sono:

  1. ENTRATE e USCITE
  2. LOGISTICA INTERNA
  3. TEMPERATURA DELLE AULE
  4. MENSA
  5. RICREAZIONE
  6. SERVIZI IGIENICI

1. ENTRATE e USCITE

Durante l’emergenza sono state individuate delle entrate e delle uscite straordinarie; dopo un anno e mezzo l’uscita su via Pellico è rimasta indecorosa, dato che studenti e insegnanti sono costretti ad uscire tra le immondizie. Chissà perché la spazzatura sia intollerabile in un parco pubblico tanto da pensare di chiuderlo, mentre i bidoni della spazzatura a ridosso dell’ingresso sono tollerabili?

Le altre due uscite che utilizzano le scale antincendio hanno bisogno di coperture in caso di pioggia; sarebbero sufficienti un piccolo riparo sopra le porte e delle strisce antiscivolo da applicare ai gradini di ferro. Nulla di trascendentale, parrebbe….

In più il piazzale è scivoloso con la pioggia ed è in più punti sconnesso, rischiando di ghiacciare d’inverno e pieno di pozzanghere quando piove, oltre ad essere pericoloso vista la vivacità dei bambini.

2. LOGISTICA INTERNA

Le 370 persone stipate all’interno di un edificio pensato e costruito per tutt’altra utenza, non possono avere, nonostante la professionalità del corpo docente, delle condizioni di studio e di lavoro adeguate al suo interno in quanto gli spazi sono angusti.

I numeri degli alunni incidono direttamente sulla logistica, sulla didattica e sulla vita degli studenti all’interno della struttura. Portiamo alcuni esempi:

a) Le due aule un tempo destinate ad essere utilizzate come laboratori sono state occupate permanentemente da nuove classi di alunni;

b) Sono rimaste libere altre due aule che vengono occupate a turno, ma che non riescono a soddisfare le esigenze didattiche e laboratoriali in quanto servono prioritariamente ai bambini che hanno necessità di essere seguiti individualmente;

c) Il quadro già deficitario si aggrava, se a questi fattori sommiamo un elemento dirompente come il Covid-19 che ha imposto e ancora impone il distanziamento sociale.

Allo stato attuale (ma la situazione è tale già da qualche anno, ben prima del Covid…) la struttura avrebbe bisogno di essere ampliata per poter offrire degli spazi dedicati a gruppi di lavoro ristretti, a gruppi per il recupero o altro perché con l’offerta del tempo pieno, cioè 40 ore settimanali – un tempo che intenda essere di qualità, non un parcheggio pomeridiano -, non è tollerabile che i bambini siano sempre reclusi in classe.

Da quando i numeri degli studenti sono saliti in modo significativo, inoltre, anche la gestione del servizio di pre-scuola è diventato sempre più problematico, fino ad essere stato completamente cancellato in questi due ultimi anni sia a causa della pandemia, sia a causa della mancanza di spazi interni alla scuola dove svolgere il servizio.

3. TEMPERATURA DELLE AULE

E quando arriva la bella stagione? A detta di tutti con l’aumentare delle temperature la scuola diventa un forno.

Il tetto, che ha una copertura di lamiere coperte da ghiaia sopra una struttura di cemento pare non essere la soluzione ideale a contrastare la diffusione del caldo che rende impossibile il lavoro in aula oltre una certa data.

Le finestre, inoltre, sono piccole e permettono una scarsa areazione dei locali che in tempi di pandemia sarebbe davvero fondamentale; alcune poi risultano ancora difficili da aprire.

4. MENSA

Anche il capitolo mensa si rivela complesso e non privo di criticità: lo spazio attualmente disponibile può contenere circa 100/110 persone (bambini e adulti) conformemente alle direttive sulla sicurezza.

Per poterle rispettare vengono fatti 3 turni; a causa della pandemia i turni sono aumentati a 4 per poter rispettare le distanze. Il primo turno ha inizio alle 11:40 con i più piccoli, per terminare con i più grandi alle 13:10.

Queste tempistiche così dilatate influiscono negativamente sul tempo scuola degli alunni più grandi.

5. SPAZI ALL’APERTO

Anche la ricreazione necessita di gruppi e di tempi contingentati: svolta su 3 o 4 turni, essa è condizionata dal giardino che non può ospitare così tanti bambini e allo stato attuale risulta insufficiente.

6. I SERVIZI IGIENICI

Come da tradizione il dolce lo riserviamo alla fine. I bagni hanno da tempo manifestato la loro vetustà e inadeguatezza al passare del tempo e hanno bisogno di un rifacimento completo, soprattutto gli scarichi.

Il Comune negli anni passati è intervento mettendoci una pezza e rassicurando i vari genitori inviperiti, dato che alcuni bambini erano pure scivolati in bagno a causa degli scarichi malfunzionanti.

Pare che il problema non sia ancora stato risolto. Tacciamo invece sulle infiltrazioni nei bagni della palestra, confidenti che i finanziamenti stanziati possano avere contribuito a risolvere definitivamente il problema.

LA SCUOLA MATERNA BOSCO INCANTATO

Crediamo che pure gli utenti della Scuola MaternaIl Bosco Incantato” abbiano ben presenti i limiti ancora in essere di quella struttura, nonostante gli interventi degli ultimi anni sollecitati a gran voce da un Dirigente Scolastico, pubblicamente scandalizzato. Il Comune ha apportato delle migliorie che non sono ancora sufficienti per poter garantire ai nostri bambini più piccoli un luogo sereno, ampio e salubre dove poter crescere.

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “CARLO GOLDONI”

Tutti i cittadini di Fiesso che transitano a piedi per via Zuina hanno ben presente il degrado che da anni caratterizza la cancellata della Scuola Secondaria di I Grado “C. Goldoni”. Davvero un bel biglietto da visita che rimane impresso negli studenti che da varie generazioni entrano ed escono dalla scuola e che devono a tutti i costi cercare di non ferirsi per non incorrere nell’immediata e necessaria dose di antitetanica!

Il caldo insopportabile di alcune aule della Scuola Secondaria potrebbe essere alleviato da alberi e i ragazzi potrebbero giovarsi di panchine e attrezzi per potersi godere la ricreazione in allegria come la loro età richiederebbe.

Alcune finestre non si aprono del tutto, la muffa è comparsa su alcune pareti, camuffate poi per non essere visibile, ma non estirpate.

I bagni hanno scarichi insufficienti e poco salubri.

Mancano LIM e pure lavagne di ardesia in alcune aule!

LE SOLUZIONI

Quali le possibili soluzioni? Si va da quelle più drastiche (già ventilate dieci anni fa dalla giunta uscente – forse nel frattempo gli edifici sono ringiovaniti?) che prevedono il rifacimento di alcuni edifici, come quello della scuola Primaria, che risente pesantemente del trascorrere degli anni, al ripensamento dell’intero Istituto Comprensivo “Alvise Pisani” e alle sue varie dislocazioni, in una logica di dialogo illuminato tra Dirigenza scolastica e Amministrazioni contermini per cercare di trovare delle soluzioni adeguate a risolvere una serie di problemi dei diversi plessi che necessitano di manutenzioni ordinarie e straordinarie e di diverse migliorie se non, in alcuni casi, di ampliamenti.

Noi riteniamo che non siano investimenti a vuoto e che sia giunto il momento di agire con decisione.

PER FIESSO ritiene inoltre che sia necessario  e fondamentale per la comunità avere nuovamente un ASILO COMUNALE le scuole BOSCO INCANTATO, ITALIA K2, CARLO GOLDONI debbano essere MIGLIORATE, in particolare partendo dalla situazione critica della Scuola Primaria.

Noi siamo convinti che un miglioramento sia possibile per rendere fruibili e godibili tutti questi edifici per le generazioni attuali e per quelle future!